venerdì 31 ottobre 2008

tatuàggio:

sm. [sec. XIX; da tatuare, sul modello del francese tatouage]. Forma di decorazione del corpo realizzata in modo permanente sia inserendo pigmenti colorati sotto pelle sia provocando rilievi cicatriziali. Il tatuaggio, praticato per motivi ornamentali e/o rituali, risale a tempi remoti. Può essere limitato a una o più zone del corpo oppure essere molto esteso, nel qual caso la raffigurazione sfrutta ampiamente il colore della pelle per evitare intossicazioni all'individuo. Il tatuaggio viene effettuato da specialisti che, a volte, realizzano disegni ornamentali assai originali; spesso diventa obbligatorio in alcuni riti iniziatori; i tatuaggi più elaborati sono quelli diffusi tra i notabili Maori della Nuova Zelanda, e i Caduveo dell'America Meridionale.

Nel XX sec., in particolare in Occidente, i tatuaggi diventano moda e fenomeno di costume generazionale; il corpo è ornato in segno distintivo, portatore di valori artistici e simbolici (ricordi, diplomi..).


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